I numeri parlano chiaro: WhatsApp cresce e Telegram non è da meno. La sfida Telegram vs WhatsApp non è solo in base ai numeri (Telegram ha raggiunto i 200 milioni di iscritti attivi mensilmente al mondo), ma anche all’uso che di essi se ne può fare che può portare più o meno vantaggi.
In questo articolo non ti parlerò tanto delle differenze che ci sono fra le due applicazioni, piuttosto dell’uso che puoi farne. Così potrai capirne i punti di forza di entrambe le applicazioni e conoscere la mia esperienza di professionista.
Telegram vs WhatsApp: cosa scegliere
Non sono qui per convincerti che l’una o l’altra applicazione sia la migliore. Ciò che posso dirti è che devi sentirti libero di usare l’una o l’altra, in base alle tue esigenze o necessità personali o lavorative.
Ogni mezzo e strumento ha proprie caratteristiche ed è compito degli utilizzatori conoscerle e sfruttarle per raggiungere i loro obiettivi.
Tutto può funzionare se ci si impegna e sono certa che la tua scelta sarà sempre quella migliore perché sei solo tu a sapere di cosa hai bisogno davvero.
Telegram vs WhatsApp: la mia scelta
Tutti hanno delle preferenze e non posso nasconderti che io preferisca Telegram.
WhatsApp è carino, ma è comunemente usato per conversazioni a carattere “familiare”. Telegram è invece seducente ed estremamente intuitivo: lo apprezzo particolarmente per chat segrete, chiamate vocali, videomessaggi, canali e funzionalità cloud.
Da leggere: Come funziona Telegram: guida professionale
WhatsApp, carino e diffuso per i gruppi familiari
WhatsApp si presta per conversare con amici e parenti. Credo che la sua crescita sia dovuta al fatto che l’utenza lo utilizzi per scambiarsi foto, video e conversare in gruppo che ho definito “familiari”. E proprio tale motivo sembra essere alla base della principale “migrazione” verso Telegram: i gruppi di WhatsApp mostrano il numero degli utenti iscritti a un determinato gruppo, cosa non molto apprezzata dalle persone più attente alla privacy.
WhatsApp, a mio avviso, cresce perché gran parte dei suoi utilizzatori non fa caso al fattore privacy e sicurezza. Inconsapevolmente si finisce per entrare, permanere e usare gruppi che non sono il massimo in termini di gestione di privacy dei suoi iscritti.
Un elemento distintivo che continua a essere apprezzatissimo dai sostenitori di WhatsApp è la videochiamata. e videochiamate di WhatsApp sono lo strumento che buona parte sfrutta con i clienti, per interfacciarsi con loro rapidamente senza far scaricare app terze per le call.
WhatsApp ha lanciato pure la versione WhatsApp Business dedicata alle aziende e professionisti. A tutti gli effetti un’applicazione diversa dalla versione Messenger, alla quale ci si registra col numero aziendale. Serve a collegarsi con i propri colleghi e clienti.
Telegram, intraprendente e adatta al lavoro
Se ti iscrivi a Telegram difficilmente cambierai idea sulla sua utilità. Fin da subito apprezzerai il fatto che puoi gestire la privacy in innumerevoli modi, il che non accade altrove. Ad esempio, il tuo numero di telefono può essere nascosto a tutti e non mostrato quando partecipi ai gruppi.
Telegram è usabile, intuitivo e ha innumerevoli funzioni che lo caratterizzano e rendono lo strumento ideale per professionisti e aziende alla ricerca di strade per fare business o personal branding.
A differenza di WhatsApp, Telegram, non ha ancora le videochiamate, ma può essere usato per tanti altri motivi. Su di esso puoi avviare una chat segreta, coperta dalla crittografia end to end (idea copiata da WhatsApp successivamente), creare canali pubblici o privati, inviare videomessaggi in modo del tutto semplice e veloce con timer di autodistruzione, cambiare sfondi e tema, utilizzare il multi-account (gestire con lo stesso smartphone più account Telegram) e dar vita a gruppi fino a 200mila iscritti.
Da leggere: Telegram: 10 funzioni da conoscere per proteggere la tua privacy
Telegram per professionisti
Preferisco Telegram perché con esso posso comunicare meglio usando strumenti che altrove non ho trovato. Qui ho creato il mio canale (@martapellizzi) che curo e tengo vivo pubblicando contenuti esclusivi e riservati ai soli iscritti.
In effetti, la mia esperienza, dimostra che i canali sono straordinari luoghi da tenere vivi attraverso contenuti originali e unici.
Se sei un professionista o un’azienda, puoi dar vita alla tua strategia di Telegram marketing per raggiungere e fidelizzare i tuoi clienti, fare personal branding o creare nuove opportunità di guadagno. Sui canali puoi pubblicare qualsiasi tipologia di contenuti (audio, video, immagini) e usare i bot per gestire al meglio la comunicazione ed essere più efficace con i membri.
Piccola parentesi: vorrei fosse chiaro che un canale Telegram può essere utilizzato gratuitamente anche da università, enti pubblici, istituzioni, protezione civile e forze dell’ordine per comunicare in modo rapido con i cittadini, inviare avvisi e condividere tempestivamente allerte di vitale importanza.
Sembra proprio che con i suoi gruppi e canali broadcasting, Telegram sia di gran lunga migliore rispetto a WhatsApp perché ha funzioni così varie che lo rendono versatile. Puoi usare Telegram se sei un freelance, un’azienda, una scuola o una regione, e gratuitamente, invii messaggi agli iscritti senza mediazioni da algoritmi. Tutto ciò rappresenta un vantaggio enorme se pensi al fatto che online, qualsiasi cosa, deve essere pagata.
Da leggere: Come raggiungere nuovi clienti con Telegram
Canali Telegram: cosa sono e perché crearli
Ho creato il mio canale Telegram perché avevo bisogno di testare questo mezzo e ho scoperto che esso è davvero utilissimo per l’attività professionale che svolgo.
L’ho creato in pochi minuti e ho definito un progetto che mi potesse aiutare a raggiungere lo scopo: quello di comunicare bene con il mio pubblico e dar visibilità alla mia attività.
Certo, non è facile gestire tutto, ma progettare e avere una strategia ben chiari sono il punto di partenza per avere successo. Per questo motivo ho creato un piano, definendo quali argomenti trattare, come trattarli e attraverso quale tipologia di contenuto (audio, immagini, testo, video) farli fruire ai membri del canale.
Punto sull’esclusività dei contenuti perché credo sia questo che può rendere funzionale una strategia e, ti consiglio, di fare la stessa cosa.
Contenuti esclusivi e studiati in base al mezzo
Su Telegram pubblico contenuti esclusivi, questo significa che da nessuna parte (né su Facebook, né su Twitter) troverai ciò che lì è condiviso. Questa scelta è finalizzata a dare rilevanza ai contenuti stessi, ma anche al pubblico che li fruisce poiché sono le persone che leggono ad avere peso.
Ti suggerisco, quindi, di essere sempre generoso, condividendo le tue conoscenze perché – se sei un professionista – questa è una delle strade migliori che ti farà avvicinare agli altri, mostrando davvero cosa sai fare.
Attenzione: oltre all’esclusività, punta sui contenuti originali studiati unicamente per il mezzo. Non devi fare un “copia e incolla” del piano editoriale che usi per Facebook, bensì crearne uno nuovo per Telegram, inserendo tutto il necessario per attirare l’attenzione e rimanere coerente con i tuoi obiettivi.
Telegram vs WhatsApp: conclusioni
WhatsApp e Telegram, ognuno possiede funzioni e peculiarità che li rendono speciali. Testarli, usarli, è secondo me il primo passo che devi compiere per capire qual è la strada migliore da percorrere, utile a superare i tuoi bisogni, anche quelli di professionista.
In questo articolo ti ho parlato di Telegram vs WhatsApp, raccontando come li uso a livello personale e lavorativo, dandoti suggerimenti per ottimizzare la tua presenza su Telegram ed essere maggiormente efficace con un canale.
Spero di averti presto come membro del mio canale Telegram @martapellizzi e conoscerti per capire come usi queste applicazioni e che tipo di strategia sei riuscito a mettere a punto.