Telegram è una piattaforma multifunzione che da ben 7 anni garantisce ai suoi utenti strumenti di enorme valore e funzionalità per fare business o migliorare l’esperienza di connessione con clienti e fan.
Oggi non voglio parlarti di business o di digital Marketing, ma di ciò che puoi fare per tutelare identità e privacy online su Telegram e social network.
Per una che vive di “pane e Telegram” è stato sconfortante vedere come la piattaforma sia stata dilaniata da offese di ogni genere da parte di migliaia di utenti che, in seguito all’articolo su revenge porn e Telegram a cura di Wired, hanno iniziato a sbraitare contro Telegram.
L’argomento è serio, ma di pornografia e revenge porn, e delle sue ripercussioni, lascio parlarne e occuparsi chi di dovere e maggiormente competente. Non sono qui a fare inchieste o indagini, credo di poter in qualche modo esserti utile perché conosco bene come funziona Telegram e il mondo online.
Telegram e i social network: nessuno è escluso dal revenge porn
Telegram e i social network sono ambienti che permettono alle persone di connettersi tra loro, conversare, scambiarsi un quantitativo quasi incalcolabile di messaggi e contenuti quali immagini e video.
Ogni piattaforma che consente una vita “virtuale” è stata, prima o dopo, oggetto di sfruttamento per lo svolgimento delle più basse attività di individui senza scrupoli (leggi un approfondimento su revenge porn di Eurispes). E questo perché si pensa che nascondersi dietro a uno schermo e un profilo falso, possa garantire l’anonimato e lo scambio indisturbato di materiale illecito con altri individui indegni.
Le prime vittime dello sfruttamento sono persone ignare e inconsapevoli che le foto scambiate lo siano proprio attraverso quella tecnologia che loro stesse usano tutti i giorni.
E Telegram non è il solo a essere sfruttato. In ogni tempo e luogo vi è stato o uno o l’altro social di turno, usato e poi martoriato perché incolpato di una colpa non sua.
Non voglio dilungarmi molto sull’argomento, ma credo concorderai con me che se accadono fatti spiacevoli non è colpa di Telegram, né di Facebook, né di LinkedIn, né di altri social network. La colpa è di chi usa male le tecnologie che abbiamo a disposizione, liberamente e gratuitamente, in qualsiasi momento.
Telegram: come tutelare la tua privacy
Ho letto diverse centinaia di Tweet nelle scorse ore e qualche articolo su noti quotidiani italiani: nessuno ha analizzato a fondo gli strumenti che Telegram mette a disposizione per chiunque sia iscritto, per tutelarlo e proteggerlo.
Ricorda che Telegram, da sempre, permette di filtrare le opzioni relative alla privacy in un modo talmente eccellente e ineguagliabile che non è paragonabile alle altre piattaforme online. E ciò dovrebbe darti la forza e il coraggio, e la consapevolezza, che in qualche modo sei tu ad avere il controllo della tua identità (su Telegram, ovviamente).
Telegram: la colpa è di chi lo usa con finalità illegali
Telegram possiede le opzioni di segnalazione per permettere a chiunque, qualora venisse coinvolto, di segnalare contenuti o gruppi e canali non consoni. Non è vero che “è il Far West” (per citare la parte di titolo data a un articolo riguardante il revenge porn su Telegram comparso condiviso da un noto quotidiano), è semplicemente uno strumento che per via di anni di informazione non corretta è stato messo alla ribalta come mezzo per pedofili e terroristi. Telegram ogni mese lavora su contenuti non leciti e chiude migliaia di gruppi e canali, nell’anno 2019 ne sono stati chiusi ben 52.298 (vedi la reportistica ufficiale sul canale Stop Child Abuse). Telegram collabora con l’Europol per una politica attiva nell’ambito del contenimento della propaganda terroristica (puoi leggere di più).
La questione non è come emergerebbe dai tanti Tweet che “Telegram fa schifo”, piuttosto il fatto reale: delle persone usano Telegram con l’obiettivo di sfruttarlo per condividere contenuti illeciti.
La colpa non è di Telegram, bensì di coloro che usano con finalità malevoli una tecnologia nata per tutelare la privacy dei suoi iscritti.
Durov ha fondato un sistema benevolo che purtroppo viene utilizzato malissimo e, a volte, anche in modo inconsapevolmente e poco furbo dagli stessi aguzzini (nell’articolo di Wired si parla di utenti che compaiono con il loro nome, cognome, numero di telefono).
Il discorso è da estendersi altrove. Molti altri social vengono usati per fini non proprio leciti, e pur offrendo strumenti di segnalazione e blocco, vengono ripetutamente utilizzati dagli aguzzini.
Questo discorso per dirti che il nemico è ovunque, non solo su Telegram. Devi iniziare a prendere coscienza che quando vivi su tali piattaforme potresti incontrare e scambiare messaggi con un possibile aguzzino che potrebbe poi usarli per farti del male. Devi capire che hai sempre la possibilità di scegliere e che a tuo favore hai la fortuna di avere diversi strumenti per proteggere la tua identità, la tua privacy e le tue condivisioni.
10 funzioni da conoscere per proteggere la tua privacy su Telegram
Ho selezionato 10 funzionalità interessanti che puoi fin da subito usare per aumentare il livello di privacy del tuo profilo Telegram o in caso di bisogno.
Nascondere la foto profilo
Quando carichi la tua foto profilo scegli accuratamente a chi mostrarla. Telegram ti offre diverse possibilità, sia l’inserimento di singoli ban, sia l’oscuramento totale.
Nascondere il numero di telefono
Puoi nascondere a tutti i il tuo numero telefonico, anche ai tuoi contatti di rubrica. Potrai usare Telegram senza mostrare il numero alle persone che ti scrivono.
Omettere la bio
La bio del tuo profilo Telegram non è obbligatoria, non inserirla se non vuoi o non ne hai necessità.
Impedire di essere incluso automaticamente in gruppi e canali
Quanto è odioso che qualcuno su WhatsApp o Telegram ti inserisca, senza la tua autorizzazione, in gruppi e canali di cui potresti fare pure a meno? Ecco, tramite le impostazioni puoi selezionare o scegliere chi può aggiungerti.
Non inserire il nome utente
Non tutti sanno che se inserisci il nome utente, il profilo Telegram, diventa automaticamente “pubblico” (cioè ricercabile o diffondibile tramite link). Se non ne hai necessità, ometti l’informazione così nessuno potrò trovarlo con ricerca o condividerne il link (ed eviterai anche menzioni su gruppi o canali).
Gestire l’inoltro
Attraverso la privacy del tuo profilo puoi impedire che il tuo nome risulti cliccabile qualora uno dei tuoi messaggi venisse inoltrato in altre chat, gruppi o canali.
Bloccare le chiamate
Attraverso Telegram, in base alla scelta che hai fatto di inserire o meno lo username, potresti ricevere chiamate. Seleziona dalle impostazioni di privacy che non vuoi ricevere chiamate da nessuno (o filtra in base alle preferenze).
Bloccare singoli utenti
Quando qualcuno ti contatta e non vuoi ricevere suoi messaggi, basterà bloccarlo direttamente dalla chat premendo su “Blocca”. Ricorda di segnalare la conversazione prima di cancellarla (permetterai allo staff di effettuare i dovuti controlli).
Cancellare bidirezionalmente
Nessuno ti possiede, e nessuno può posseder le conversazioni che scambi con gli altri. Su questa linea Telegram ha introdotto lo scorso anno la possibilità per tutti di cancellare cronologia e chat anche per l’altro dispositivo coinvolto nella conversazione. Telegram è l’unica piatatforma al mondo ad aver realizzato una cosa simile poiché la cancellazione non ha limiti temporali (lo puoi fare in qualsiasi momento).
Impostare il timer di autodistruzione
Quando invii un’immagine o un video puoi selezionarne l’autodistruzione così eviti che l’immagine/video venga inoltrata a terzi. Così facendo, inserendo un timer con brevi lassi di tempo, eviti screenshot. Attenzione: i media che invii in chat normali rimangono salvati comunque nel tuo archivio (la memoria dello smartphone per intenderci) e in quello del ricevente.
Social network: 5 consigli da applicare subito
Dati, foto, video, spesso sono “prelevati” da altri social network e condivisi in gruppi/canali Telegram. Il problema deve essere risolto alla base: tutelarsi fin dal principio in modo che queste informazioni o materiale non venga impropriamente scaricato da terzi.
Ecco 5 consigli che puoi immediatamente applicare ai tuoi social network per proteggere identità e privacy:
- Impostare profili privati dove possibile (su Twitter, ad esepio, o Facebook)
- Gestire la privacy in modo accurato (attraverso le impostazioni del tuo profilo)
- Nascondere foto e video agli indesiderati (su Facebook, ad esempio, puoi filtrare il pubblico su ogni singolo post e decidere quindi a chi mostrare i contenuti)
- Bloccare e segnalare gli indesiderati
- Nascondere numeri di telefono e mail (su LinkedIn puoi gestire questi dati, ad esempio)
10 funzioni da conoscere per proteggere la tua privacy su Telegram: conclusioni
Sei arrivato alla fine di questo lungo articolo e ti ringrazio per averlo letto tutto. Qualora volessi scoprire altre funzioni di Telegram e usarlo al meglio del suo potenziale, passa dal mio canale Telegram.
Ora sei pronto per gestire al meglio ogni aspetto della tua privacy online.
Ecco alcuni argomenti trattati nell’articolo:
- Funzioni poco conosciute di Telegram
- Gestione del profilo e impostazioni di privacy su Telegram
- Filtri per la sicurezza e il blocco di utenti in chat Telegram
- Tutele per Telegram e i social network
- Privacy dei contenuti sui social network